Arista, qual’è l’origine?
Il nome «arista» che si dà a Firenze alla lombata di maiale ha, secondo una tradizione, una storia curiosa.
Nel 1439, quando fu tenuto in Firenze il famoso «Concilio Ecumenico» per l’unione della chiesa greca con la latina, alcuni soldati del seguito di Giovanni Paleologo, imperatore d’Oriente, venuto da Costantinopoli per assistere alla grande assemblea, si recarono in una taverna di Oltrarno dove fu loro dato da mangiare del maiale arrosto con aglio e ramerino.
Quella gente orientale non abituata a tale specie di vitto, perché, come gli ebrei, riteneva la carne suina nociva e immangiabile, proruppe nell’esclamazione: «Ta arista», che in greco vuol dire: le ‘cose migliori’; e così sarebbe venuto nell’uso volgare fiorentino questo termine ormai divenuto molto noto.
Però, come spesso accade nelle cose fiorentine, l’aneddoto sopra riportato sembra essere contraddetto dal ritrovamento della prima attestazione del termine ‘arista’ (1287) in un libro dei conti del convento della SS. Annunziata di Firenze, il ché dimostra come il nome, con significato più culinario che anatomico, fosse in uso nella città del Fiore almeno dalla fine del XIII secolo. L’etimo, del resto, pare traslato dal latino arista, ‘spiga’, per l’evidente somiglianza con la schiena del porco completa delle sue coste.